L’enuresi notturna è un disturbo che si manifesta nei bambini di età superiore ai 5/6 anni con un’emissione involontaria di urina durante il sonno. Nonostante colpisca il 10% 15% dei bambini intorno ai 6 anni, questo fenomeno tende a risolversi spontaneamente. Nel caso il problema permanga, è possibile affrontare il disturbo seguendo piccole e facili strategie.
L’enuresi notturna spesso è sintomo di un periodo di malessere e disagio. Il bambino regredisce nell’evoluzione del suo sviluppo, tornando a fare la pipì a letto come quando era più piccolo. I fattori che possono influenzare l’insorgenza di questo fenomeno:
Si tratta prevalentemente di eventi che stravolgono la vita del bambino, minando le sue certezze e i suoi punti fermi, influenzando il ritmo e lo stile della vita familiare: ciò ha inevitabili ripercussioni sul bisogno di sicurezza, di attenzione e di dipendenza del minore.
L’enuresi notturna, come abbiamo detto, non è un atto volontario. Sebbene non possono incolpare il bambino, i genitori finiscono spesso per arrabbiarsi. Come affrontare dunque il problema? La terapia breve strategica ha messo a punto un metodo che permette a genitori e figli di condividere la fatica e la sofferenza al fine di risolvere il problema.
Ecco alcuni consigli pratici da seguire:
Se tutto questo non funziona, il problema va affrontato in un altro modo. Ovvero modificando le relazioni all’interno della famiglia per estinguere la necessità del bambino di catalizzare l’attenzione dei genitori. In questi casi si rende necessario attuare una forma disinteresse dichiarata dai genitori. Quando si presenta il problema devono rimandare la completa gestione di questo al figlio stesso. Ciò significa l’azzeramento di qualunque tipo di aiuto e il cessare di parlarne come fosse un problema. Generalmente questa forma di intervento crea effetti davvero sorprendenti.
BIBLIOGRAFIA
Nardone G. “ Aiutare i genitori ad aiutare i figli”, Ponte alle Grazie