Il segreto della coppia felice
«Ci stanchiamo di pensare e persino di agire, mai di amare» A. Comte
Da qualche decennio la psicologia clinica ha cominciato a studiare la dinamica della relazione di coppia. I ricercatori hanno individuato due tipi di relazioni di coppia: complementare e simmetrica.
La relazione complementare rappresenta le relazioni ad “incastro”, in cui i due partner nella loro diversità si completano. Potrebbe essere la relazione perfetta ma, purtroppo, quando la complementarietà si estremizza, si giunge al rapporto patologico tra vittima e aguzzino. La relazione simmetrica può essere rappresentata da due specchi che si guardano o da due binari paralleli che mai si congiungono. Questo evoca freddezza e distacco, ma anche autonomia personale e rispetto per l’altro.
Ciò che è chiaro agli studiosi è che la coppia per funzionare bene necessita dell’alternanza di complementarietà e simmetria relazionale in modo da garantire calore, vicinanza e scambio quanto autonomia e rispetto reciproco. In caso contrario la coppia rischia di scoppiare per eccesso di distacco o per eccesso di legame. Spesso ciò accade indipendentemente dal sesso, il quale rappresenta una prerogativa delle coppie felici quando funziona bene, pur non essendo la sola componente in grado di garantirne la persistenza nel tempo e la stabilità.
Il sentimento, inteso come legame e slancio affettivo, basato sulla fiducia nell’altro a cui posso affidare tutto me stesso, compresi i miei limiti e le mie fragilità, rappresenta un irrinunciabile approdo sicuro dove rifugiarsi. Nella maggioranza dei casi, è ben più potente della passione sessuale. Pertanto tendono a sopravvivere più a lungo le coppie la cui relazione è basata sul sentimento di reciproca protezione e appartenenza rispetto a quelle connotate dall’erotismo, destinato prima o poi ad esaurirsi.
Ma questo non rappresenta la felicità, bensì la sicurezza che è molto più ricercata, anche perché per il puro piacere esistono molte altre possibilità, dalle relazioni extraconiugali al cybersex.
La ricetta vincente la otteniamo quando entrambi i membri della coppia sono in grado di coltivare la propria autonomia personale e al tempo stesso mantenere un reciproco e costante corteggiamento che alimenti la sfera erotica, associato a cura e protezione reciproche.
Se vogliamo continuare a provare sensazioni intense, dobbiamo alternare le sensazioni esaltanti con la loro assenza o con la presenza di stimoli contrastanti, ma senza esagerare nel distacco altrimenti potremmo convincerci che qualcosa nella relazione si sia rotto.
L'”amore saggio” si regge su quattro prerogative fondamentali della relazione:
Se viene meno la passione, la coppia può restare unita, stabile, basandosi soltanto sull’amicizia? Ritengo di no. Se all’inizio di una relazione manca il desiderio, questo non può quasi mai essere costruito; non si può nemmeno parlare di coppia. L’amicizia da sola non basta. Qualora ci sia, invece, può essere compromesso se non viene coltivato. E’ ciò che accade quando uno dei partner o entrambi non si prendono più cura del proprio aspetto e atteggiamento, smettendo di essere desiderati e diventando indesiderabili. Si tratta di una situazione molto frequente, soprattutto quando la coppia evolve in famiglia.
La vita della coppia dipende anche dalla capacità di conservare, sia pure in parte, l‘intimità provocata dall’innamoramento. La vita di coppia richiede di dire la verità, di essere sinceri, ma richiede anche coerenza, progetto. Richiede anche di tacere pensieri ed emozioni che potrebbero turbare e offendere la persona che amiamo. Le parole malvagie, le accuse rabbiose, le volgarità, gli insulti lasciano ferite che, a poco a poco, scavano un baratro.
La complicità, al contrario della passione, rappresenta il frutto di un’intesa maturata nel tempo: basta uno sguardo per comprendersi, e anche un semplice sorriso connota un legame di reciproca fiducia, di stima e compiacimento. Essere complici significa essere sempre alleati anche quando uno dei due sbaglia.
La complicità è uno degli aspetti intimi, riservati dell’amore. Indica che due persone innamorate stanno dalla stessa parte, fanno fronte comune contro coloro che li ostacolano, che li minacciano, e che costituiscono un pericolo per la loro unione. Questo significato è importante. Non basta dire infatti che quei due vanno d’accordo, che si aiutano a vicenda, si sostengono.
Nel rapporto di coppia c’è qualcosa di più: la difesa dal mondo esterno. Una coppia innamorata deve sopravvivere in un mondo ostile. Essa, perciò, deve essere anche una fortezza, una difesa, respingere attacchi, andare all’offensiva. Ciascuno conosce i pregi e le debolezze dell’altro. Si appoggia a suoi punti di forza, supplisce alle sue carenze. Nella vita sociale mette in evidenza le sue virtù e nasconde i difetti. Quando viene attaccato, corre in suo soccorso con ogni mezzo.
Si potrebbe dire che c’è un piacere nella complicità. Essa aumenta con la vita in comune, con la conoscenza reciproca, con l’abitudine a combattere insieme. Si nutre di virtù etiche come la sincerità, la confidenza, l’intimità. Ma ha assoluto bisogno delle fredde risorse intellettuali per affrontare e risolvere insieme i problemi. Viene turbata dalle passioni. È distrutta dalla gelosia. Perché la gelosia è sospettosa e porta i due innamorati a osservarsi come due potenziali nemici. Ma anche dalla collera, dalla paura, perché sono troppo calde, troppo instabili.
L’amore è qualcosa di scelto, di voluto. È il prodotto di un patto. Se non viene esplicitamente stabilito un patto di fedeltà la coppia non dura.
L’impegno di fedeltà, come tutti gli altri impegni di coppia, deve essere rinnovato nel tempo. Se il patto viene rispettato a lungo, produce un profondo mutamento della relazione erotica. A poco a poco entrambi rinunciano a fare fantasie di tradimento, non si espongono a tentazioni, ed imparano a cercare la bellezza e il piacere nel corpo dell’altro. La fedeltà sessuale deve essere garantita dal desiderio reciproco che rende immuni da altre tentazioni. Un legame è esclusivo quando niente e nessuno può infrangerlo. In questo senso le difficoltà da affrontare uniscono ancor di più di una vita serena.
La vita è un incessante processo di mutamento. E i cambiamenti, anche se avvengono attraverso tanti piccoli passi, si manifestano, di regola, in modo discontinuo.Se i cambiamenti avvenissero in modo continuo e per piccolissimi passi e noi ne fossimo coscienti, potremmo adattarci ad essi con facilità e prevenire le crisi. Ma questo è impossibile. Anche le tensioni, le incomprensioni, i problemi che maturano entro la coppia seguono la stessa legge.
Ed è per questo che gli psicologi consigliano continuamente ai due partner di parlare, di esaminare i problemi prima che questi aumentino di dimensione e raggiungano una soglia critica. Ma tutte le vicende della vita agiscono su di noi in modo discontinuo. La coppia è inevitabilmente costretta ad affrontare cambiamenti bruschi, problemi inattesi. Alcuni sono la conseguenza di desideri antichi che non abbiamo mai potuto soddisfare, come avere dei figli, una bella casa, fare viaggi in paesi lontani. Altri sorgono nella nostra maturazione, nella nostra evoluzione.
Raggiunta una meta ce ne poniamo una più alta. Vogliamo un riconoscimento che pensiamo di avere meritato. Tutte queste cose possono colpire i due membri della coppia separatamente ed avere effetti diversi sull’uno o sull’altro. Ogni mutamento è perciò potenzialmente l’occasione di una crisi, perché costringe i membri della coppia a rifare i propri programmi. In tutte queste occasioni i due soggetti possono convergere, trovare una strada comune, riscoprire il loro amore. O, al contrario, possono divergere, prendere strade che li allontanano. Tutti gli avvenimenti discontinui della vita costituiscono per la coppia altrettante occasioni di cambiamento convergente o divergente.
L’amore non è dunque qualcosa che esiste, che dura, che resta. È piuttosto qualcosa che viene continuamente sfidato, scosso, messo alla prova. E che può continuamente rinnovarsi, rinascere. O, al contrario, attenuarsi, degradarsi, sparire. L’amore è proprio un sormontare queste crisi, un rinnovarsi attraverso le crisi.
Pensiamoci bene. Nella coppia, dove due persone si amano, ciascuno non vede nell’altro una sola persona, ma tante persone diverse, sempre nuove, sempre stupefacenti.
Un amico un giorno mi disse: “Dopo 15 anni guardo ancora con occhi amorosi mia moglie e sai perché? Perché mia moglie per me non è solo una donna. È tante donne diverse.
Fragile e graziosa, l’abbraccio e ci gioco come se fosse una figlia. Nello stesso tempo si prende cura di me come se fosse una madre. È bella e l’ammiro come se fosse una diva. Però è anche la mia amante, la mia geisha. Mi aiuta, piena di premure. Mi fa sentire importante e considerato.
Nello stesso tempo mi guida: è la mia manager. Impara da me dunque è anche la mia allieva. Mi insegna come agire, è la mia maestra. Poi siccome sono anche un po’ nevrotico è anche la mia psicoterapeuta. Mi spalleggia: è la mia complice. Mi rimprovera: è la mia coscienza morale. E, infine, è la mia più fedele alleata nella lotta della vita.
Vedi, noi due in realtà siamo tante persone diverse. E abbiamo così tanto da fare, da discutere, tanto da dirci, che non ci stancheremo mai”.
Con un po’ di ironia vediamo quali sono i comportamenti da seguire per rendere una relazione infelice
Se desiderate essere una coppia felice fate tutto il contrario!